Grande evento LUNEDÍ 21 SETTEMBRE, presso lo stadio comunale di Incisa Valdarno (Fi), nell’ambito della Festa del Perdono 2009. Una serata all’insegna dell’allegria e della solidarietà!
Alle ore 18,30 si svolgerà il 1° TORNEO “C. GABELLI” BAMBINI DELLE CONTRADE: una sfida a pallone tra i piccoli incisani.
Alle ore 21,00 invece, ecco gli INCISANI DOC IN CAMPO... PER IL MEYER! Sul terreno di gioco del comunale si sfideranno quasi 100 “incisani doc” tra amministratori, negozianti, ragazzi del bar, giocatori di oggi e di ieri e tantissimi altri amici.
Nel corso della serata, inoltre, condotta dagli incisani doc Massimo Mannucci e Nedo Domizi, un ricco buffet a base di porchetta e tante altre delizie. E, per concludere in bellezza, tutti scatenati al ritmo latinoamericano!
L’evento sarà anche scenario anche di un festeggiamento speciale: I 90 ANNI DELL’IDEAL CLUB INCISA, che per l’occasione allestirà una bella galleria fotografica tra immagini d’epoca fino ai tempi più recenti.
Le offerte dei partecipanti saranno totalmente devolute alla Fondazione Meyer, l’ospedale dei bambini di Firenze.
La serata nasce dall’iniziativa dei “giovani incisani” che si sono riuniti nel gruppo “Quelli del Bandito”, e si è sviluppata grazie alla collaborazione del Comitato Amici di Barbe-rino e della Società Sportiva Ideal Club Incisa, con il Patrocinio del Comune di Incisa Valdarno.
«Abbiamo voluto sfatare due miti in un colpo solo - dicono “Quelli Del Bandito” -. Che i ragazzi di oggi, come ci chiamano, non hanno voglia di fare nulla e che non teniamo al nostro bel paesello. Ci siamo impegnati a fondo, con allegria ed entusiasmo: dobbiamo ringraziare tutti quelli che ci hanno dato una mano, di qualsiasi tipo essa sia».
«Non resta che sfatare un ultimo mito, per fare servizio completo: quello degli incisani che non escono di casa, che non partecipano alla vita di paese. Ma per sfatare questo mito abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: più di 150 incisani grandi e piccoli saranno in campo. Gli altri non possono che venire in tribuna e fare del bene a se stessi, al paese, e ai bambini del Meyer!».
Fonte: ViaRoma100
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